Perché cadono i denti

Un bel sorriso è un importante per stare bene con se stessi, con gli altri e stare in salute. Ma perché cadono i denti? E come prevenire? Ecco una guida.

I denti che cadono sono uno degli incubi peggiori tutti noi. Avere una dentatura perfetta (nei limiti del possibile) è l’obiettivo delle cure dentali, e la caduta di un dente è una situazione che bisognerebbe sempre evitare.

Perché cadono i denti

Vediamo in questo articolo perché cadono i denti, quali sono le cause, che sintomi si sentono e come fare per evitarlo.

Denti che si perdono, perché è grave?

La caduta di un dente ha una serie di effetti negativi sulla persona, sia funzionale che psicologici.

Dal punto di vista funzionale, un dente che cade influisce sulla masticazione e sulla fonetica.

Tutti i denti contribuiscono a masticare il cibo e farlo arrivare “pre digerito” nello stomaco, aiutando dunque il suo assorbimento.

Se uno o più denti cadono, questa funzionalità viene meno, costringendo ad un lavoro supplementare le stomaco.

Anche dal punto vista fonetico, un dente che cade può far avere la “s” sibilante, un po’ come se si parlasse con la lingua tra i denti (dipende ovviamente da quale dente è caduto).

Come se non bastasse, bisogna ricordare che i denti sono in continuo movimento, dunque se un dente cade, gli altri potrebbero spostarsi ad occupare quello spazio, con forti problematiche ortodontiche.

Perché cadono i denti?

I denti cadono per svariati motivi:

  • traumi, come botte in faccia o cadute a terra;
  • carie non curata, che arriva a toccare la radice del dente, rovinandola e facendolo cadere, leggi anche come curare la carie;
  • scarsa igiene orale, che alla lunga porta placca, che a sua volta diventa tartaro, che attacca le gengive indebolendole e facendole ritirare (recessione gengivale);
  • gengivite;
  • abitudini alimentari scorrette (come rompere i gusci delle noci con i denti, o stappare le bottiglie con i denti);
  • bruxismo, perché a lungo andare indebolisce la struttura di sostegno dei denti, in questo casa conviene proteggere i denti con un bite per bruxismo;
  • carenza di vitamina C (qui alcuni integratori, ma prima di assumerli bisogna chiedere ad un medico);
  • denti da latte (che, invece, devono cadere all’età giusta).

Ricorda di utilizzare prodotti buoni come ade esempio Meridol Dentifricio Protezione Gengive che è uno dei Migliori dentifrici per gengive sanguinanti.

Tra tutte queste cause, quella delle infezioni dentali e delle carie non curate è la più diffusa, in quanto i batteri danneggiare lo smalto dei denti (anche per questo motivo usare un buon dentifricio come questo aiuta, perché remineralizza lo smalto), provocando infezioni ancora più gravi come:

Sono tre problematiche che, a lungo andare, portano il dente a cadere.

La carenza di vitamina C (qui un ottimo integratore di vitamina C) è direttamente legata alla carie e ai disturbi gengivali, perché in chi è carente c’è meno saliva, la quale ha lo scopo di diminuire l’acidità della bocca e difendere dagli attacchi batterici.

I denti da latte, invece, devono cadere arrivati alla aiuta età, cioè tra 5 e 13 anni. Se iniziano a cadere molto prima, o se durano dopo, bisogna contattare un dentista perché potrebbero esserci altre problematiche di base.

Le cattive abitudini di igiene orale sono un’altra delle cause che, a lungo andare, portano i denti a cadere. È importante lavarsi i denti con regolarità, usando anche il filo interdentale ed il collutorio.

Sintomi dei denti che cadono

I sintomi che si sentono quando un dente potrebbe cadere sono diversi, anche se a volte non si sentono affatto.

In generale, se si ha una carie, fa male. Oppure si inizia a sentire il dente un po’ più debole, come se ballasse all’interno del suo incavo.

In tutti questi casi, bisogna vedere rapidamente un dentista professionista.

Ripristinare i denti mancanti: gli impianti dentali

Quando i denti sono caduti, non c’è altro da fare che ripristinarli con un impianto dentale.

Rimettere i denti con le protesi è una specialità che fa parte dell’implantologia.

Ogni impianto viene realizzato in titanio, un materiale biocompatibile, che viene posizionato al di sotto della gengiva, lì dove c’è l’osso mascellare in corrispondenza di dove c’era il dente caduto.

Sopra l’impianto in titanio vengono poi applicate delle corone dentarie, che lo rendono di fatto uguale a tutti gli altri denti.

Ad oggi, ci sono tre diverse tecniche di implantologia (fonte):

  • tradizionale: dopo aver inserito l’impianto in titanio, occorre attendere alcuni mesi di osteointegrazione prima di poter effettuare la protesi;
  • post-estrattiva: se il dente malato viene estratto dal dentista, e non ci sono segni di infezioni, si può procedere direttamente all’inserimento dell’impianto;
  • a carico immediato: è possibile inserire la corona protesica immediatamente dopo l’installazione dell’impianto.

Mettere una protesi ai denti è un vero e proprio intervento chirurgico. In generale, esso non fa correre rischi al soggetto, perché è un intervento in anestesia locale, che non va ad influire funzioni vitali della persona.

Le protesi che si usano oggi, in titanio, sono biocompatibili, per cui viene abbattuto completamente anche il rischio di rigetto.

L’unico rischio che si possa verificare è il fallimento dell’impianto, che non riesce ad integrarsi all’osso. Le cause possono essere diverse, come traumi o infezioni.

Bisogna ricordare di prendersi cura del proprio impianto dentale con la giusta igiene orale e con dei controlli periodici.

Caduta dei denti: come prevenirla

La prevenzione è ovviamente la scelta migliore che si possa fare quando si parla di denti che cadono.

Mantenere in salute il proprio cavo orale è importante, ed ecco alcuni consigli dei dentisti (fonte):

  • lavarsi i denti in maniera costante, tutti i giorni, anche più volte al giorno;
  • usare i dentifrici con fluoro, come questo;
  • evitare di assumere alimenti zuccherati, o comunque spazzolare i denti dopo averli mangiati;
  • non fumare;
  • non masticare tabacco;
  • fare dei controlli periodici dal dentista, che provvedere a pulire i denti con appositi trattamenti finalizzati alla rimozione della placca e del tartaro;
  • seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura.

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