Corretta igiene orale: come, quando e quante volte lavare i denti?

Diciamolo francamente, il mal di denti è uno dei dolori più fastidiosi e che meno siamo in grado di sopportare; tuttavia un’efficace prevenzione, unita a un’accurata igiene orale, possono evitare la maggior parte dei problemi di carie, placca parodontiti e gengiviti che causano nevralgie e che spesso possono condurre alla perdita dei denti.

Corretta igiene orale: come, quando e quante volte lavare i denti?

Non sottovalutiamo il fattore estetico: il sorriso è un biglietto da visita, e sfoggiare una bella dentatura parte senza dubbio dal prendersi cura della salute del cavo orale e mantenere i denti bianchi.

Scopriamo insieme quali sono i passi fondamentali per avere una corretta igiene orale e preservare la salute della nostra dentatura.

Scegli bene lo spazzolino

Può sembrare una banalità, e tanti di noi acquistano semplicemente spazzolino e dentifricio in offerta, o tra quelli d’uso abituale, ma in realtà è una scelta a cui porre la massima attenzione.

Molti dentisti suggeriscono lo spazzolino elettrico, come l’Oral-B Pro 600 CrossAction, rispetto ai più tradizionali manuali, e in effetti ciò assicura una più rapida e facile pulizia dell’arco dentale. Tuttavia, come vedremo a breve, anche con uno spazzolino classico si raggiunge una buona pulizia, tutto sta nel compiere i movimenti giusti.

In tutti i casi è utile che le setole siano di media rigidità, che di solito presentano fibre sintetiche con diametro di circa 0,2 mm, senza eccessive differenze di altezza tra le setole (quindi i nuovissimi modelli dall’aspetto sempre più fantascientifico sono bocciati!), e soprattutto ricorda di sostituirlo almeno una volta ogni tre mesi.

Si pensa infatti che la sostituzione sia legata all’allargamento e alla deformazione delle setole, ma al di là di quello, che dipende molto dalla forza con cui si eseguono i movimenti, occorre tenere in conto la proliferazione batterica.

Qual è il dentifricio giusto?

Tutto dipende dalle tue esigenze! Certamente i dentifrici che promettono un effetto whitening presentano nella loro composizione sostanze che possono risultare aggressive per chi ha già qualche problema di smalto o di gengiviti, quindi sono da evitare: meglio optare per prodotti adeguati a denti sensibili, il dentista saprà certamente dare valide indicazioni personalizzate.

Ottimi i dentifrici che contengono fluoro, che favorisce la mineralizzazione di denti e previene la formazione di carie.

Le proposte sul mercato sono moltissime, suggeriamo di utilizzare dentifrici specifici per i propri bisogni, anche alternandone di diversi, ma controllando sempre la lista degli ingredienti per accertarsi che non abbiano percentuali troppo elevate di sostanze abrasive.

Lavare correttamente i denti

Cattivissima e diffusissima abitudine è quella di lavare i denti con un movimento orizzontale, peraltro nella convinzione che con più vigore spazzoliamo, più efficace sarà la pulizia. Nulla di più sbagliato! In tal modo infatti la placca viene solo trascinata, e non rimossa, e per di più l’energia del gesto la farà deporre tra gli spazi interdentali, facilitando così l’insorgenza di carie, tartaro e gengiviti.

Corretta spazzolatura dei denti

La corretta pulizia dei denti prevede, al contrario, movimenti dall’alto verso il basso per l’arcata superiore, e dal basso verso l’alto per quella inferiore. Nel frattempo cerca di variare l’angolo di inclinazione dello spazzolino, così da far penetrare le setole tra un dente e l’altro e rimuovere la placca accumulata sotto il colletto gengivale.

Cerca inoltre di passare lo spazzolino anche nella parte interna dell’arcata, quella non visibile e per questo spesso dimenticata durante le operazioni di igiene orale, così come sulla parte superiore di molari e premolari.

Pulizia della lingua

Non si dimentichi la lingua! Purtroppo spesso la pulizia della lingua viene associata alla sola cura per l’alitosi, ma è bene sapere che su quest’organo si annida una moltitudine di batteri che causano non poche malattie gengivali.

Filo interdentale

Il filo interdentale purtroppo fatica a rientrare tra le abitudini costanti; specialmente per chi non ha avuto un’educazione in tal senso fin da bambino può infatti sembrare più uno strumento di tortura e fastidio che un valido alleato per la corretta igiene orale.

Il trucco è scegliere fili con spessore adatto ai propri interstizi, e iniziare ad inserirlo senza fretta: un paio di giorni sono più che sufficienti per prendere dimestichezza. Dopo ogni inserimento è necessario togliere il centimetro usato o almeno risciacquarlo accuratamente, altrimenti si portano i batteri rimossi sugli altri denti, il che equivale a renderne l’utilizzo inutile.

Non si tratta di uno strumento rapido né adatto per le mattine frettolose, ma suggeriamo caldamente di provarlo almeno un paio di volte a settimana, ovviamente la migliore frequenza sarebbe almeno una o 2 volte al giorno, dopo i pasti principali.

Oltre al fili interdentale ci sono scovolini e forcelle su cui applicare il filo interdentale, che facilitano la pulizia tra i denti.

Collutorio

Alla fine, ma non meno importante, risciacqua con un collutorio, possibilmente di quelli cosmetici venduti liberamente, perlopiù con forte componente di fluoro, magico alleato della nostra salute orale. Almeno una o 2 volte al giorno.

L’altra categoria di collutori, quelli con clorexidina, pur essendo potenti antibatterici, hanno delle controindicazioni come irritazione delle mucose e tendenza a macchiare i denti; vanno usati solo su consiglio del dentista e per periodi limitati.

Quante volte al giorno lavare i denti?

Il tutto, è sempre bene ricordarlo, almeno due volte al giorno, meglio 3; passi non avere tempo o modo di lavare i denti dopo pranzo, ed è un problema frequente per molte categorie di lavoratori, ma non andare mai a letto senza un’accurata pulizia di almeno 3 minuti.

Corretta igiene orale: la salute in bocca
Corretta igiene orale: la salute in bocca

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L’igiene orale passa anche dalla tavola

Uno stile di vita sano ed equilibrato, a partire dall’alimentazione, ha ripercussioni positive anche sull’igiene orale.

Limitare o fare attenzione ai cibi acidi e che macchiano i denti

Sostanze come il vino o il caffè, lo sappiamo bene, tendono a irritare le gengive e macchiare i denti, col risultato che, per sbiancarli, tenderemo a fare un uso eccessivo e dannoso di prodotti sbiancanti, che se non scelti bene possono essere corrosivi.

Non da evitare, però, cibi aciduli come mele e agrumi dal momento che hanno proprietà nutrizionali benefiche, ma da consumare quando si ha la certezza che dopo ci si potrà lavare i denti.

Attenzione ai residui di cibo tra i denti

Meno noti per le conseguenze negative sui denti sono i prodotti da forno come fette biscottate, cracker e biscotti; non si tratta, in questo caso, della presenza di una sostanza dannosa, ma della loro particolare consistenza che tende a lasciare molti residui tra i denti, con conseguente proliferazione batterica.

Molta attenzione a dolciumi e zuccheri

Attenzione anche ai dolciumi, soprattutto a quelli di consistenza liquida e cremosa come il miele e le creme spalmabili, giacché tendono a permanere a lungo sui denti.

Neanche a dirlo, fumo e alcool hanno effetti nocivi anche sul tuo sorriso, motivo in più per eliminarli dalla propria dieta.

Cibi che fanno bene ai denti e allo smalto

Amici della nostra salute orale sono invece latte e derivati, tanto per la presenza di calcio che fortifica i denti quanto perché quelli che contengono i lattobacilli (ad esempio gli yogurt) preservano le mucose. Troviamo altri alleati anche nella frutta secca, nel pesce e nei legumi.

Vedi i nostri approfondimenti:

Piccole accortezze a tavola possono aiutarci non poco ad avere una corretta igiene orale e una dentatura sana nel tempo.

Effettua periodicamente la pulizia professionale

Il dentista è probabilmente il medico di cui si ha più paura, un timore forse ancestrale ma che dobbiamo assolutamente combattere: la pulizia professionale va effettuata due volte l’anno, ed è uno step imprescindibile per la salute dentale, ma sarà comunque il dentista a stabilire le sedute in base ai differenti casi.

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Nonostante tutte le accortezze che abbiamo suggerito, è naturale non riuscire a rimuovere la placca nella sua totalità, cosa che farà il dentista o l’igienista dentale grazie a strumenti e prodotti professionali.

Oltre a ciò, la seduta include in genere anche la rimozione delle macchie e la lucidatura dello smalto.

Abbiamo dato prima una frequenza media, ma sarà chi ti ha in cura a indicarti dopo quanto ripetere la seduta sulla base delle tue caratteristiche personali.

Mantenere il benessere del cavo orale fa sì che si possano prevenire carie e parodontite, infiammazioni gengivali, gengiviti, afte, ed infine, con costanza, riduce il fastidioso problema dell’ipersensibilità dentale.