Curare la carie: i migliori modi

Carie: non è solo un fastidio, ma un vero e proprio problema per la salute della bocca e dell'intero organismo. Vediamo come combatterla.

La carie è una delle problematiche più diffuse in ambito medico-dentistico. Colpisce più o meno a tutte le età e nonostante un grande impegno in fase di prevenzione, è molto difficile restarne completamente immuni. Tant’è che molti professionisti del mestiere sostengono che vi siano persone particolarmente propense a sviluppare le carie a causa della propria alimentazione, ma soprattutto, a causa di carenze minerarie e vitaminiche nell’organismo.

Curare la Carie ai denti

Carie: cos’è e come si sviluppa.

La carie è l’insorgere di un foro causato dall’aggressione di un battere sullo smalto del dente. Talvolta è visibile ad occhio nudo ma molto spesso, la carie è diagnosticabile solo attraverso una visita da un medico odontoiatra.

Cause

Le cause per le quali si sviluppano le carie sono molteplici: una cattiva igiene dentale è sicuramente una componente importante nell’insorgere delle carie. Ecco perché bisognerebbe lavarsi i denti almeno tre volte al giorno, con uno spazzolino appropriato e spazzolando per almeno un paio di minuti.

Questo è l’unico modo per rimuovere eventuali depositi di cibo tra i denti, ossia la situazione ambientale perfetta per la proliferazione di batteri quali lo Streptococco Mutans e il Lactobacillus, microrganismi che aggredendo lo smalto lo scavano sino a far insorgere la carie e ulteriori problematiche.

Trattamento

La carie è un fenomeno irreversibile. Una volta diagnosticata essa necessita di un trattamento odontoiatrico il quale tuttavia, non si limita solo al classico buco con il trapano. Una diagnosi tempestiva infatti consente di intervenire con tecniche molto meno invasive.

D’altro canto invece, un ritardo nelle cure potrebbe portare addirittura all’estrazione del dente. Ecco perché il primo modo per curare la carie è sicuramente un’assidua terapia di prevenzione, mentre in secondo luogo, si consiglia una rapida diagnosi.

Prevenzione

In tal senso, una visita dal dentista ogni 6-12 mesi è altamente consigliata al fine di effettuare una profonda pulizia della bocca ed eventualmente identificare la carie al suo primissimo stadio. Anche perché in molte occasioni le carie potrebbero non scatenare una sensazione di fastidio ne tanto meno essere visibili ad un occhio non esperto.

Sintomi

In parallelo è necessario fare attenzione ai tipici sintomi della carie quale sensibilità al caldo e freddo, al dolce oppure avvertire dolore quando si morde o si mastica un cibo. Davanti a questi segnali è bene rivolgersi immediatamente al proprio odontoiatra di fiducia.

Qualora la carie fosse al primissimo stadio, in accordo con il proprio medico dentista, è possibile iniziare una terapia al fluoro, tecnica che aiuta il dente a rinforzare lo smalto ed a contrastare lo sviluppo della carie.

La terapia viene effettuata sotto la supervisione del proprio dentista, attraverso la somministrazione di un gel, soluzione liquida o schiuma ad altissimo contenuto di fluoro.

Carie: i casi più Gravi

Qualora invece la carie abbia raggiunto una gravità maggiore, il medico odontoiatra si vedrà costretto ad intervenire con una otturazione, ovvero la tecnica attraverso la quale si provvede a ripulire la parte danneggiata utilizzando un trapano apposito, per poi sigillare il foro presente nel dente utilizzando una resina dentale oppure la ceramica.

Qualora la carie abbia raggiunto i tessuti pulpari la semplice otturazione non è più sufficiente. In questo caso il dentista deve intervenire a seconda della gravità, attraverso una terapia canalare, conosciuta anche con il termine devitalizzazione (trattamento di endodonzia, o trattamento endodontico o ancora cura canalare).

In sintesi, tale pratica vede la rimozione della polpa dentale, una profonda pulizia dei dotti infiammati ed infine la chiusura degli stessi al fine di prevenire ulteriori infiammazioni. In alcuni casi la devitalizzazione è l’unica terapia che consenta l’utilizzo del dente il quale, nei casi peggiori, potrebbe essere rimosso.

Predisposizione alla carie: cosa fare?

Se ci accorgiamo di essere particolarmente predisposti a subire l’insorgere delle carie è possibile consultare il proprio medico dentista e intervenire in altri modi, prima ancora che la carie possa manifestarsi.

Prima di tutto è possibile rimineralizzare i denti: questo processo è un ulteriore alleato alla auto-ricostruzione del dente ed è possibile farlo con prodotti specifici a base di fluoro. Soprattutto in tenera etα, la rimineralizzazione dei denti è una terapia estremamente importante e che darα ottimi frutti.

Al fine di combattere la carie è possibile inoltre valutare terapie che hanno come oggetto principale la nostra alimentazione: assumere cibi ricchi di minerali e vitamine specifici è molto importante per rinforzare la nostra dentatura dall’interno. Un grande aiuto deriva dall’assunzione di minerali quali il magnesio e il calcio oltre agli integratori vitaminici quali la vitamina A, D e K.

Infine, in accordo con il tuo dentista potresti chiedere di farti sigillare i denti, ovvero applicare sulla superficie dei denti masticatori una sottile patina protettiva atta ad isolare le creste dei molari da possibili attacchi di batteri e il depositarsi della placca.

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