Rimedi naturali per il mal di denti. Dal paleolitico ad oggi, tra scienza e falsi miti

Rimedi della nonna contro il mal di denti: Ma si tratta di correttivi sempre validi? Alcuni contengono un fondo di verità, altri sono solo leggenda.

Lo dimostra un recente studio di ricercatori australiani pubblicato su Nature: l’uomo di Neanderthal curava l’ascesso al dente con aspirina e antibiotici, masticando erbe, funghi e radici contro il mal di denti.

rimedi naturali per il mal di denti tra scienza e falsi miti
Foto da ilpositivismo.com
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Le analisi effettuate dai ricercatori dell’Università di Adelaide sulle ossa craniche di due adolescenti spagnoli, che ora avrebbero all’incirca quarantamila anni, hanno permesso di trarre interessanti indicazioni sull’alimentazione e sullo stato di salute dei due giovanotti di Neanderthal. In particolare, uno dei due pativa le pene dell’inferno per una serie di ascessi dentali.

Oltre alle muffe e ai batteri che testimoniano l’infezione, su quel che resta del suo tartaro preistorico gli studiosi hanno trovato tracce di masticazione di corteccia di pioppo e fungo penicillium. Rispettivamente, gli antenati dell’aspirina (dal pioppo si estrae l’acido acetilsalicilico) e della Penicillina.

Molto probabilmente il ragazzo provava a curarsi così, con rimedi – o presunti tali – contro il dolore, utilizzati come medicinale e antibiotico. Quando le farmacie non facevano orario continuato l’arrangiarsi era un’arte. Cavernicoli a chi?

Foto da storiediscienza.it
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Rimedi mal di denti: tra scienza e falsi miti

Rudimentali basi di automedicazione che dal paleolitico si proiettano ai giorni nostri, dove la cura dei denti – ed in particolare dell’ascesso al dente – è ancora uno dei contesti in cui vanno più in voga i rimedi della nonna.

Quelli più sani, più naturali, più genuini. A basso costo e senza bisogno di ricetta medica. Ma si tratta di correttivi sempre validi? Alcuni contengono un fondo di verità, altri sono solo leggenda. Vediamoli caso per caso.

Alcol utilizzato come disinfettante

Più che della nonna, è il rimedio del cowboy. In quanti film western abbiamo visto un gringo, ferito o messo alle strette, “curare” una ferita, un dolore, un malessere (e chi più ne ha più ne metta) con una bella colata di whiskey, sempre presente in una tasca della giacca? No, in realtà l’alcol non serve. Ha un effetto stordente, ma in caso di ascesso o di mal di denti peggiora la situazione, danneggiando le gengive e i tessuti parodontali.

Come se non bastasse, gli zuccheri presenti nelle bevande alcoliche predispongono all’erosione dei denti e alle carie. E il mal di testa si aggiunge a quello ai denti.
Rimedio: bocciato!

Aspirina

Si pensa che curi in modo efficace gli ascessi dentali, ma, in realtà, aumentando di molto il flusso sanguigno, non fa altro che aggravare la patologia (alla faccia del Neanderthal spagnolo…).
Rimedio: bocciato!

Sciacqui

Sciacqui con acqua ossigenata, oppure con sale e bicarbonato per diminuire il gonfiore: l’ascesso è un’infezione che si sviluppa sotto la mucosa orale e in quanto tale non è curabile con disinfettanti esterni.

Quando l’ascesso si apre, spontaneamente o in seguito all’incisione odontoiatrica, gli sciacqui con acqua e sale possono però diminuire la carica batterica, in attesa che gli antibiotici facciano effetto.
Rimedio: promosso con riserva!

Trattamenti con oli

Trattamenti con l’olio estratto dal chiodo di garofano, la propoli (un antibiotico naturale), la salvia, la menta, la citronella e l’echinacea: non curano l’infezione ma leniscono il dolore. Sono prodotti con proprietà antinfiammatorie e disinfettanti, reperibili in tutte le farmacie. Eppure è molto difficile che riescano ad agire in modo davvero risolutivo.
Rimedio: promosso con riserva!

Cura antibiotica

E’ il rimedio del dottore, non della nonna, ed è l’unico in grado di agire direttamente sull’infezione, bloccarne la diffusione ed eliminarla completamente.

Quando l’ascesso non regredisce il medico può rimuovere la parte di tessuto infetta con un incisione. In caso di ascesso al dente, è buona cosa consultarsi subito con il proprio dentista o con un network di dentisti specializzati.
Rimedio: promosso!

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