Strisce sbiancanti denti: funzionano?

Strisce Sbiancanti Denti: Funzionano Davvero? Guida completa alle striscette per sbiancare i denti.

Le strisce sbiancanti per i denti, conosciute anche whitening stripes, sono da oltre un decennio una delle soluzioni casalinghe più usate per rimuovere dai denti le macchie dovute al fumo, all’assunzione di bevande contenenti caffeina o semplicemente all’ossidazione dello smalto.

Strisce sbiancanti denti: funzionano? Quali sono le migliori?

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Dove comprare le strisce sbiancanti e quanto costano?

Sono ormai entrate a far parte della nostra routine quotidiana, e reperirle è sempre più facile. Non soltanto le farmacie, come all’inizio del loro ingresso nel commercio, ma anche supermercati ed e-commerce propongono soluzioni per tutte le tasche. I prezzi infatti variano dai 10 ai 70€, e certamente la possibilità di ottenere uno sbiancamento di qualche tono acquistando un prodotto low cost, facile e immediato da usare è alla base del successo di questo metodo.

Tuttavia una considerazione è d’obbligo: qualunque tipo di sbiancamento agisce sul dente in maniera chimica o meccanica. Ciò può portare ad una maggiore sensibilità al caldo o al freddo, perciò è utile vedere nel dettaglio cosa sono queste strisce sbiancanti e come funzionano, così da fare un acquisto ponderato e consapevole.

Strisce sbiancanti e igiene orale

Altro punto che tratteremo, e che spesso viene sottovalutato dai consumatori, riguarda la corretta applicazione delle strisce. Il fatto che il loro utilizzo sia in effetti semplice e intuitivo porta molte persone a sottovalutare un’attenta preparazione dell’igiene orale e altri accorgimenti per fa sì che il prodotto agisca in maniera ottimale.

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Strisce sbiancanti: cosa sono e come funzionano

Le strisce sbiancanti sono piccoli rettangoli composti da polietilene, una sorta di plastica morbida e flessibile che si adatta alla superficie dei denti. La parte interna, quella che va a contatto con l’arcata, è rivestita di un sottile strato di perossido di idrogeno o perossido di carbamide, una sostanza in grado di sciogliere sia le macchie estrinseche che quelle intrinseche dei denti.

Le strisce sbiancanti per denti fanno male? Rovinano lo smalto?

Dobbiamo a questo punto sfatare un falso mito. Negli anni si è alimentata la voce che queste sostanze sbiancanti potessero danneggiare lo smalto dei denti. Al contrario, molti studi hanno dimostrato che non c’è correlazione tra la struttura dentale e l’utilizzo di gel a composizione di perossidi. Del resto i prodotti in commercio ne contengono una quantità a bassa concentrazione, proprio per rendere l’uso sicuro ed efficace per tutti.

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Al contrario dobbiamo stare attenti ai metodi di sbiancamento che svolgono un’azione meccanica. Dentifrici sbiancanti e spazzolini troppo duri infatti possono, col tempo, essere eccessivamente abrasivi, portando a danni estetici e ipersensibilità dentale.

Strisce con perossido di idrogeno: come agisce sullo smalto del dente

Ma come fa quindi il perossido di carbamide a sbiancare i denti senza essere abrasivo? Il processo, al netto dei termini tecnici, è molto semplice. Quando si trova in una soluzione acquosa, il perossido di carbamide si separa in perossido di idrogeno e urea. Ovviamente se la striscetta sbiancante contiene direttamente il perossido di idrogeno, questo passaggio non avviene. Non lasciamoci impaurire dall’idrogeno: è una sostanza che conosciamo bene e con cui siamo a contatto in molte occasioni; per intenderci, è contenuta anche nell’acqua ossigenata.

È proprio il perossido di idrogeno il responsabile dell’azione sbiancate, poiché, liberando ossigeno attivo entra dagli strati superficiali dello smalto sino a raggiungere la dentina. Qui scompone le molecole complesse delle sostanze colorate (quelle che fanno apparire i denti scuri o gialli) in molecole più semplici, che sono incolori.

Acqua ossigenata sui denti

Attenzione a non usare l’acqua ossigenata per fare sciacqui orali!Questo vecchio rimedio della nonna potrebbe essere sì efficace sui denti, ma irritare le gengive e causare problemi di sensibilità. È sempre meglio affidarsi alle strisce sbiancanti, controllate in laboratorio e sicure: la guaina protettiva tiene lontani gli agenti chimici dalle mucose, concentrando la loro azione solo sull’arcata dentale.

Come applicare le strisce sbiancanti

Lavarsi i denti mezz’ora prima di applicare le strisce

Il primo consiglio da seguire affinché le strisce sbiancanti svolgano il loro lavoro al meglio è quello di lavarsi i denti con cura almeno mezz’ora prima dell’applicazione. La detersione è importante per liberare il cavo orale da batteri e residui di cibo che potrebbero rendere meno incisivo l’effetto delle strisce, mentre il tempo suggerito serve affinché la saliva pulisca i denti dal fluoruro rimanente del dentifricio.

Applicare le strisce per il tempo indicato (non eccedere)

A questo punto possiamo applicare le nostre strisce sulle arcate. Ricordiamoci sempre di leggere attentamente le istruzioni, perché il tempo di posa e il trattamento a posteriori possono essere molto diversificati.

Ad esempio alcune strisce vanno tenute sui denti per mezz’ora, mentre altre anche solo 15 minuti. In tutti i casi è preferibile non superare il tempo consigliato: lo sbiancamento non aumenta con l’aumentare del tempo suggerito! Al contrario, se si avverte fastidio è preferibile rimuoverle prima. Avvertire un corpo estraneo in bocca può dare nausea, ma niente paura: piano piano ci si abitua e l’importante è non forzare la mano.

Rimuovere le strisce correttamente secondo indicazione del prodotto

Una volta rimossa la striscia sbiancante, torniamo a controllare le istruzioni: in alcuni casi sarà consigliato lavare nuovamente i denti per pulirli dal gel rimasto in superficie, mentre in altri sarà raccomandato di non venire a contatto con l’acqua per almeno l’ora successiva. Non esiste una regola universale, il trattamento varia in base alla specifica composizione del prodotto.

Strisce sbiancanti, sono efficaci davvero?

Si, mediamente le strisce riescono a sbiancare i denti di tre o quattro toni, un risultato non da poco per un kit di sbiancamento denti fai da te. Basti pensare che i dentifrici in commercio hanno un’azione decolorante di un tono, massimo due se usati due o tre volte al giorno, proprio perché contengono percentuali di agenti sbiancanti in misura nettamente minore rispetto alle strisce.

Dopo quanto tempo si vedono i primi risultati?

Per notare risultati ben visibili sono necessarie due settimane nelle quali il trattamento va ripetuto due volte al giorno. Denti più bianchi e lucidi sono già riscontrabili dopo due o tre giorni, ma per ottenere il massimo da questi strumenti occorrono pazienza e costanza.

Quanto tempo bisogna fare il trattamento sbiancante con le strisce?

La durata della decolorazione varia dai quattro ai sei o sette mesi, ma ciò dipende molto dallo stile di vita. Il fumo, l’assunzione di bevande a base di teina o caffeina, un’alimentazione ricca di sostanze iper-pigmentate renderanno l’effetto meno duraturo. Alla base, dunque, di denti bianchi e sani c’è la buona volontà di adottare piccoli accorgimenti quotidiani. Ricordarsi di lavare i denti almeno due volte al giorno, spazzolare con cura, usare collutorio e filo interdentale con regolarità aiutano il mantenimento di una dentatura priva di macchie e aloni giallastri.

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Insomma, l’efficacia non può essere messa in dubbio ma va certamente aiutata con una routine di igiene orale rigorosa e attenta, i cui benefici saranno non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello della salute.

Qual’è il colore naturale dei denti?

Una considerazione è però d’obbligo. Il colore naturale della dentina non è il bianco ottico. Se perciò il risultato che vogliamo ottenere è quel bagliore accecante da pubblicità, è bene tornare con i piedi per terra ed essere realisti: nessun tipo di trattamento, neppure quello in studio dal dentista, potrà cambiare il colore avorio della dentina. Quello che però possiamo chiedere (ed ottenere) dalle strisce sbiancanti è la migliore performance possibile per restituire ai nostri denti il candore originale, un effetto, del resto, decisamente più naturale ed esteticamente armonico.

I vantaggi delle strisce sbiancanti

La domanda che si può porre, lecitamente, in questo momento è se le strisce sbiancanti siano davvero efficaci. In un mondo come quello di oggi, in cui avere un aspetto curato è determinate tanto nelle relazioni sociali in generale che in quelle professionali in particolare, potere sfoggiare un bel sorriso è di certo una carta vincente. Per questa ragione sempre più persone cercano soluzioni rapide, indolori e che portino a risultati.

Se il dentista fa spesso paura, oltre ad avere costi non per tutte le tasche, e se i dentifrici sbiancanti rimangono troppo poco a contatto con i denti per potere avere l’effetto promesso, si intuisce come le strisce costituiscano il giusto compromesso capace di coniugare economicità e reale soluzione del problema. 

Grazie alle strisce sbiancanti si può contare sulla rimozione completa delle macchie superficiali e il conseguente sbiancamento di qualche tono, per un sorriso che sarà il nostro miglior biglietto da visita.

Controindicazioni

Come accennato, l’unica controindicazione consiste in un aumento della sensibilità, soprattutto durante le prime fasi del trattamento. Altra situazione che può verificarsi è l’irritazione dei tessuti molli del cavo orale, in particolar modo delle gengive. In questo caso però la responsabilità non è del gel di cui sono rivestite le strisce, ma di un’errata applicazione. Abbiamo sottolineato quanto sia importante falle aderire bene all’arcata proprio per evitare la fuoriuscita del prodotto. Come fosse un cerotto, insomma, deve sigillare la parte interessata.

Tuttavia l’uso di strisce sbiancanti, così come altri metodi simili, è sconsigliato in alcuni casi. Ragazzi troppo giovani, al di sotto dei 16 anni ad esempio, dal momento che il nervo del dente cresce ancora durante l’adolescenza, e il perossido potrebbe irritare più facilmente la polpa.

Chi ha malattie gengivali, smalto molto consumato, carie, radici esposte non dovrebbero procedere all’uso delle strisce, o per lo meno non in queste condizioni. È sempre raccomandato procedere prima alla dura presso lo studio di un professionista e solo in seguito agire per ripristinare il candore dei denti.

Otturazioni e protesi costruite in resina, come corone o ponti, non possono essere sbiancati. Se dunque si va a posizionare una fascetta che copre denti naturali e protesi, si rischia uno sbiancamento irregolare ad effetto puzzle. Anche in questi casi l’invito è quello di rivolgersi al dentista per trovare una soluzione consona, o procedere allo sbiancamento prima degli interventi di restauro.

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