Filo interdentale: cerato e non cerato, le differenze

Ma ci sono realmente differenza tra Filo interdentale cerato e non cerato? Quale dei due è più adatto a te? Ecco come scegliere il filo interdentale.

Quando si parla di igiene dentale sono molte le cose che si devono fare per mantenere la bocca in ordine, e per quanto riguarda la pulizia completa sono molti gli strumenti a disposizione. Uno di questi è certamente il filo interdentale, che si presenta in materiali diversi e quindi adatto a diverse situazioni.

Filo interdentale: cerato e non cerato, le differenze

Nel nostro articolo vogliamo andare a parlare proprio del filo interdentale, e in particolare, delle differenze che ci sono tra quello cerato e quello non cerato.

Filo interdentale cerato e non cerato

Filo interdentale cerato

Prima di osservare le differenze, vediamo nel dettaglio cosa siano nello specifico entrambe le tipologie. Si parla di filo interdentale cerato (come questo) quando questi è rivestito di una patina sottile di cera.

A cosa serve questa copertura di cera? In pratica, grazie a questo sistema le fibre che compongono il filo interdentale lo rendono maggiormente resistente, e questo ovviamente significa che sarà molto più difficile assistere ad una rottura durante il suo utilizzo.

Il filo interdentale cerato (come questo) è certamente quello che più si rende utile di fronte ad utilizzi molto frequenti.

Filo interdentale non cerato

Si parla invece di filo interdentale non cerato (come questo) quando non vi è appunto il rivestimento in cera, e sebbene sia come possiamo immaginare meno resistente, ha comunque un vantaggio rispetto al precedente.

Il filo interdentale non cerato (come questo) infatti, è più idoneo quando si deve andare a operare negli spazi più ristretti, quei punti in cui le fibre che si sfilacciano rendono migliore la rimozione dei residui di cibo tra i denti.

In realtà esiste un terzo tipo di filo interdentale, detto a fiocchi o spugnoso come questo. Il filo interdentale spugnoso è molto elastico e delicato con le gengive, riesce ad entrare agevolmente tra i denti più stretti senza danneggiare le gengive con improvvisi scatti.

Il suo utilizzo è spesso raccomandato dai dentisti a seconda della dentatura del paziente.

Filo interdentale: cerato e non cerato, le differenze

Quali sono le differenze tra i due tipi di filo interdentale? In linea di massima le abbiamo già anticipate in precedenza, ma andiamo adesso a vedere nel dettaglio le due tipologie.

La differenza primaria tra le due versioni abbiamo visto essere quella riguardante il rivestimento, aspetto che rende l’uno o l’altro migliore a seconda di quale sia la conformazione della dentatura del paziente.

Entrambi hanno la caratteristica di essere realizzati con fili di nylon, ma per quanto riguarda il filo interdentale cerato vi è un rivestimento sottile ceroso che ne impedisce i fastidiosi sfilacciamenti durante il passaggio in mezzo ai denti. Proprio per questa sua particolare peculiarità si rende perfetto per chi presenta un irregolare struttura dentaria.

Come detto in precedenza invece, per quello che concerne il filo interdentale non cerato, il suo utilizzo è necessario quando la dentatura del paziente presenza spazi molto ristretti, nei quali si annidano elementi dannosi come la placca e i residui di cibo, che possono essere eliminati anche grazie allo sfilacciamento del filo.

Qual è la scelta migliore?

Come rispondere a questa domanda? Più o meno leggendo il testo fin dall’inizio ci si può fare un’idea di entrambi i modelli, e si capisce quale sia la risposta a quella che inizialmente piò sembrare una domanda complessa.

Non esiste di fatto un modello migliore dell’altro, ma a determinare quale sia in un preciso momento il miglior filo interdentale, se cerato o non cerato, sarà il paziente stesso. Insomma, se siamo di fronte ad una persona che presenta una dentatura irregolare, che quindi necessita di un filo interdentale molto resistente che non si sfilacci, la scelta migliore è rappresentata dal filo interdentale cerato (come questo).

Diversa è la situazione nel caso il paziente presenti una dentatura che non appare irregolare, ma bensì caratterizzata da spazi interdentali molto stretti. Bene, in questo caso ad essere la scelta più idonea è sicuramente il filo interdentale non cerato (come questo), quello che come abbiamo potuto constatare in precedenza, trova nello sfilacciamento durante l’utilizzo l’alleato migliore nella rimozione di elementi pericolosi per la salute dei nostri denti. Tra questi anche i due principali artefici dei problemi dentali, quali la placca e i residui di cibo.

Anche il filo a fiocchi, lo scovolino, il Filo interdentale Oral B SuperFloss, l’archetto tendifilo come questo o ancora gli innovativi idropulsori.

Prima di ricorrere al filo interdentale o ad ogni dispositivo però, è bene mantenere sempre una corretta igiene orale e rivolgersi ad un esperto, ovvero rivolgersi al proprio dentista di fiducia. Questi, sulla base della conformazione della nostra bocca, sarà in grado di consigliare il filo interdentale giusto. È bene evitare il fai da te quando si tratta della propria salute, e ancora di più per la cura dei denti, in quanto è molto facile commettere errori che possono rivelarsi dannosi per la propria bocca.

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