Aprire uno studio dentistico

Vuoi aprire uno studio dentistico? Leggi la nostra guida per sapere quanto costa aprire uno studio dentistico, come fare per aprirlo (anche in franchising). Si può fare senza laurea?

Come aprire uno studio dentistico

Essere laureato e quindi pronto a fare il dentista non è di per sé una partenza, infatti adesso arrivano le vere problematiche post abilitazione. Quella sicuramente più sostanziale, prima ancora di procurarsi i clienti, è dove aprire la propria attività.

Inizialmente si può collaborare con uno studio già preesistente dove farsi le ossa, ma poi arriva il momento di andare da soli. Dunque, si deve decidere di mettersi in proprio.

In questo articolo andremo proprio a vedere come aprire uno studio dentistico. Vedremo tutto l’iter da fare:

  • Qual è il posto giusto dove aprire lo studio?
  • Quali sono le caratteristiche tecniche e legali che uno studio dentistico deve avere?
  • Quanto si deve investire per cominciare?

Come aprire uno studio dentistico: gli step dell’iter completo

Ecco tutte le informazioni e le cose da sapere su come aprire uno studio dentistico:

La ricerca della location è senza dubbio il primo passo per cominciare ad operare come dentista. Per questo tipo di ricerca servirà senza dubbio uno studio approfondito del proprio territorio. Questa è sicuramente la base per determinare con assoluta certezza quale sia l’area migliore per svolgere la propria attività.

Per prima cosa deve essere un luogo ove sia concentrato un numero di pazienti piuttosto elevato, e contestualmente una zona con un basso numero di dentisti che rappresentano la concorrenza. Dunque, per essere più precisi, si dovrà prima di tutto quantificare la quantità di persone che sono residenti nelle varie zone della città, e quale sia in ognuna di loro la presenza fisica degli studi dentistici.

Inoltre, un aspetto da tenere presente è quello di eventuali prospettive di crescita urbanistica per il prossimo o lontano futuro, ma anche se sono previsti interventi modificativi come ad esempio al piano del traffico (spesso queste scelte possono essere un problema per la propria attività).

Fatte tutte le dovute considerazioni, il passo successivo sarà quello di selezionare all’interno della zona scelta quelli che sono i fondi commerciali che potrebbero fare al caso vostro.

Una volta trovato, bisogna pensare alle necessarie autorizzazioni sanitarie per aprire uno studio odontoiatrico. Il locale che dovrà essere adibito a studio dentistico, dovrà avere per legge alcune caratteristiche.

Caratteristiche specifiche per aprire uno studio dentistico

Ecco quali sono i requisiti minimi per poter aprire uno studio dentistico:

Disporre di almeno due accessi. Uno sarà adibito all’ingresso dei pazienti, l’altro utilizzato per scopi che siano diversi da quelli specificatamente sanitari.

locali ove si presta la propria attività, devono essere idonei sulla base di diversi parametri. Parliamo della metratura, dell’aerazione e infine dell’illuminazione.

Possedere i requisiti di abitabilità che sono previsti dalle norme urbanistiche.

Nella location devono essere presenti obbligatoriamente i seguenti locali: una sala d’attesa dimensionata sulla base dei pazienti che in media devono sostare in attesa, uno spogliatoio per il medico e i suoi collaboratori, un locale separato nel quale posizionare camici e asciugamani sporchi. Tale locale deve presentare un lavabo e un wc che siano dotati di rubinetteria e scarico non manuali.

I locali che sono destinati ad altri usi, ad esempio se nello stesso fondo sia presente un centro estetico, una palestra etc., devono essere debitamente separati da quelli specificatamente dedicati all’attività di dentista.

Il locale deve essere in grado di consentire l’accesso e le vie di fuga anche ai portatori di disabilità.

Infine, come per tutte le attività, la legge prevede che sia tenuto in dotazione un kit minimo per la gestione delle emergenze. Parliamo di strumenti come un defibrillatore semiautomatico, un apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa, e altri strumenti medici di primo soccorso.

A questo punto, non resta che capire quanto si debba investire per cominciare l’attività di dentista aprendo un proprio studio.

Quanto investire per aprire uno studio dentistico

Per comprendere quanto si dovrà mettere sul piatto, si devono analizzare nel dettaglio tutte le spese per avviare l’attività.

Le spese di inizio attività sono:

Affitto e sistemazione del locale dal punto di vista strutturale.

Acquisto delle attrezzature, e oltre a questo tutto il materiale da lavoro e i giusti arredi in cui mettere la strumentazione.

costi per l’assunzione e per la formazione del personale.

Acquisto dei software per il computer, sistemi necessari per la gestione delle anagrafiche dei clienti, dell’inventario e della contabilità.

Chiaramente le spese non saranno uguali per tutti, ma alla fine dipenderanno da diversi fattori, quali le dimensioni dello studio, il numero dei dipendenti, e da come è stata avviata l’attività. Per quest’ultimo punto ci riferiamo alla differenza tra un’attività in proprio e una in franchising.

Aprire uno studio dentistico in franchising conviene?

Una delle opportunità che si può valutare è quella di aprire uno studio dentistico in franchising, dunque “affiliarsi” ad un marchio famoso, come Dentix ad esempio, e da lì partire per proporre i propri servizi.

Il franchising presenta sicuramente il vantaggio di partire con un certo nome già dietro le spalle, ma ha degli svantaggi da prendere in considerazione:

un franchising costa migliaia di euro, a seconda del brand cui ci si vuole affiliare. Questo perché si può “sfruttare” un marchio famoso e avere un certo vantaggio competitivo;

un franchising comporta adeguarsi a degli standard minimi di qualità che possono essere pretesi dall’azienda cui ci si affilia. Se non si rispettano questi standard, si rischia di perdere il franchising.

Tra le migliori opzioni disponibili oggi per aprire uno studio per i denti in franchising vediamo:

  • Dentix
  • NaturalSal

Costo apertura studio dentistico, altre considerazioni

Per quanto riguarda la cifra finale da mettere a budget, si può considerare una media sulla base di quelli che sono i costi per una tipologia di avvio attività più frequente.

Per uno studio di piccole o medie dimensioni, assumendo solamente 3 dipendenti (quelli necessari per avviare un’attività sono l’igienista dentale, l’assistente alla poltrona e un addetto per la sala d’aspetto) e prendendo un locale in affitto, servirà un capitale iniziale di almeno 100/130 mila €.

Maggiori sono le dimensioni dello studio e più elevato dovrà ovviamente essere la spesa da considerare.

Conviene aprire uno studio dentistico oggi?

Se il tuo sogno è quello di diventare dentista, allora hai due strade:

  • trovare un lavoro da dipendente;
  • aprire uno studio autonomo.

Lo studio autonomo comporta sicuramente maggiori rischi e maggiori costi, ma anche i benefici e le soddisfazioni che se potranno avere saranno più alti.

Come al solito, è tutto da valutare mettendo le cose sul famoso “piatto della bilancia”.

Professioni alternative a quella del dentista

Un po’ come in ogni settore, anche il campo medico dentale ha tutta una serie di professioni alternative a quelle del dentista classico. Si tratta di scelte professionali ovviamente di tutto rispetto, perché rimangono comunque fondamentali all’interno del settore.

In maniera particolare vediamo le professioni di: